- 29 Ottobre 2021
- Posted by: Lest Group
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L’export italiano ha registrato cifre record: bisogna puntare sulla formazione e l’internazionalizzazione delle PMI.
I dati dei primi sette mesi del 2021 evidenziano una crescita significativa dell’export italiano, che quest’anno ha registrato cifre record, nonostante le difficoltà economiche provocate dalla pandemia. In particolare, l’agroalimentare ha toccato un +15% circa con una performance eccezionale del vino.
Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato di destinazione, seguiti da Germania, Svizzera e Canada, mercati di riferimento per il vino italiano.
Alessandro Terzulli, chief economist Sace, afferma al Vinitaly:
Da un lato è indispensabile presidiare i mercati in crescita, come Stati Uniti e Germania e dall’altro è necessario indirizzare gli sforzi per affermarsi su aree con grande potenziale di crescita come i mercati cinese e giapponese.
Che la pandemia abbia accelerato alcune dinamiche di un certo tipo nel mercato dell’export, dai consumi alle modalità di acquisto, ormai è un dato certo.
Il primo consiglio di Lest è la formazione: ci sono nuovi canali per la vendita e si devono conoscere e valutare, almeno come canali complementari. Il secondo suggerimento è l’internazionalizzazione: ormai la competizione è a livello mondiale. I nostri prodotti Made in Italy devono competere a livello mondiale perché hanno caratteristiche qualitative per poterlo fare e Lest sostiene le aziende nel loro percorso di formazione e internazionalizzazione.
A proposito di formazione e internazionalizzazione, ricordiamo che a breve scadranno le adesioni per Formazione in Camera: il progetto formativo a costo zero sull’entrata nel mercato giapponese per le PMI italiane, in collaborazione con Camera di Commercio Italiana in Giappone.
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